Alberto Mazzacchera


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OPERE D’ARTE RECUPERATE (selezione)

-Nel 2002 ha avviato, stimolato e sostenuto, quale Assessore ai Beni Culturali e Monumentali di Cagli, con il pieno coinvolgimento del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il dibattito scientifico e l'iter procedurale che hanno permesso nel 2005 di riportare alla luce, dopo oltre quattro secoli, il vasto ciclo di affreschi della quarta decade del Trecento nella chiesa di San Francesco in Cagli, ritenuto il capolavoro di Mello da Gubbio. Ciò è stato possibile attraverso il consolidamento statico della volta gotica ad ombrello dell’abside duecentesca, lo smontaggio del catino absidale ottocentesco, che occultava la vista del sovrastante catino  affrescato, ed infine il restauro degli affreschi interamente coperti da uno strato di calce nel 1579.

-Ha promosso, quale Assessore ai Beni Culturali e Monumentali di Cagli, nel 2005, la convenzione con la Fondazione della Cassa di Risparmio di Pesaro e la Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico delle Marche, per la musealizzazione della serie dei cinque dipinti di Gaetano Lapis (1706 – 1773) raffiguranti Storie dalla Gerusalemme Liberata.

I cinque grandi oli su tela (205 x 260 cm), in precedenza collocati negli uffici amministrativi della Banca delle Marche, sono stati, così, per la prima volta stabilmente portati alla piena fruizione pubblica poiché dal 21.10.2005 sono stabilmente esposti nella Galleria Nazionale delle Marche a Palazzo Ducale in Urbino. La serie ha quale destinazione finale, formalizzata nella citata convenzione del 2005, l'esposizione permanente negli spazi museali della città di Cagli.

-Ha recuperato, quale Assessore ai Beni Culturali e Monumentali di Cagli, nel 2001 il monumentale camino in pietra arenaria della prima metà del Cinquecento (217 x 260 cm) che Fabio Mariano ritiene sia stato disegnato da Bartolomeo Ammannati (1511 - 1592), negli anni giovanili della  frequentazione della corte dei duchi di Urbino. Il pregevole camino, proveniente dal Palazzo Bricchi di Cagli, era stato montato, fin dagli anni venti del Novecento, nel salone di rappresentanza dell’Ambasciata d’Italia a Washington D.C.. L’operazione intrapresa nel 1996 ha trovato la sua conclusione nel 2001 con l’accordo formalizzato tra il Comune di Cagli,  il Ministero degli Esteri e la Soprintendenza PSAE delle Marche. Il pregevole camino, dopo il suo rientro in Italia, è stato  opportunamente restaurato e dal 2002 risulta collocato in maniera stabile nella Sala dell'Udienza del piano d'onore del Palazzo Pubblico di Cagli.

-Ha recuperato, con azione avviata nel 1996, la pala dell’altar maggiore della chiesa di San Nicolò in Cagli: un olio su tela di Gaetano Lapis del 1739 raffigurante La Madonna del Rosario e San Domenico asportato dai napoleonici nel 1811. Il dipinto, dopo il restauro che ha fatto seguito ad apposita convenzione con gli organi del MiBAC, è stato riposizionato nell’anno 2000 nel suo sito d’origine in dialogo con le altre cinque opere del Lapis ivi conservate, e con i rimandi cromatici delle superfici marmoree degli altari settecenteschi.